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TheSky pocket edition

mercoledì 15 aprile 2009


Eccomi qui oggi, di ritorno dalle mie vacanze già pronto per scrivere di un software per palmare e pda che ho trovato molto molto utile, avendo avuto l'occasione di spremerlo a dovere proprio in questo periodo.
Il software in questione è la versione portatile del più celebre e blasonato "The Sky" per pc.
Di Programmi ne ho provati parecchi, come ad esempio "Planetarium" recensito qui all'interno del mio blog qualche tempo fà, ma quello che ho trovato più comodo e completo è questo, sopratutto perche mostra le stelle nello stesso identico modo in cui vengono mostrate nei software per pc, rendendo in questo modo più facile il lavoro di star hopping, rispetto ad altri programmi che hanno una visualizzazione magari più confusionaria ( proprio questo non ci serve mentre siamo di notte al gelo ).
Ma passiamo alla descrizione vera a propria del programma; appena aperto, basta solo inserire i dati della località dalla quale osserviamo ( compresa l'altezza ) e siamo già pronti per usarlo.
Pochi pulsanti intuitivi ci vengono mostrati, uno che attiva la funzione "cerca" dalla quale è possibile ricercare un determinato oggetto tramite la sua denominazione comune o il numero di un catalogo; altri due pulsanti aumentano e diminuiscono gli ingrandimenti, e altri due pulsanti ci consentono di scegliere in quale direzione guardare ( Nord, Sud, Ovest, Est e Zenit ).
Tramite il menù invece abbiamo la possibilità di usare ingrandimenti già preimpostati ( Naked-eye, Binocular, Finder, Telescope ) con tanto di cerchi graduati che appaiono scegliendo "finder" come campo di vista.
Per centrare un'oggetto e anche per leggerne le caratteristiche, basta cliccarci sopra, si aprirà a questo punto una finestra con tutti i dati dell'oggetto, e possiamo centrarlo nel display tramite un unico click sull'apposito pulsante.
Abbiamo inoltre la possibilità di visualizzare in grande ogni pianeta in modo da studiare la posizione dei satelliti o di guardare per intero il calendario delle fasi lunari.
Cito per ultima, la possibilità di esportare avendo anche la versione per pc, liste personalizzate di oggetti da osservare, o altri documenti creati al pc direttamente sul palmare e la possibilità ( che a me non interessa ) di comandare la montatura motorizzata del telescopio ( Nexstar e simili ), con tanto di procedura di allineamento integrata nel software.
Insomma i punti di forza del programma sono tanti, ma quello che mi ha convinto ad usarlo è appunto la grafica che mostra le stelle esattamente nella posizione e nel modo in cui lo fanno i software per pc come il famoso stellarium.
Lo giudico se non si era capito, un ottimo programma!

Lumicon OIII

lunedì 9 marzo 2009


Dopo l'incessante pioggia che ha colpito la mia zona in questo periodo, sono finalmente riuscito a provare il mio nuovo filtro nebulare Lumicon OIII, arrivato come al solito puntualmente direttamente dalla Germania.
Devo precisare che la scelta è ricaduta su questo filtro a causa della banda passante abbastanza generosa di quest'ultimo, a differenza di altri filtri che richiedevano l'utilizzo di strumenti molto più grandi del mio per essere usati con profitto...
Devo poi fare i complimenti all'azienda per la cura con cui è imballato il filtro, inanzitutto è sistemato in una scatoletta di cartone dorata con lateralmente una stampa che riporta la scritta "Lumicon OIII"; aperta questa scatoletta, il filtro si presenta nella solita confezione di plastica, chiusa a sua volta in una piccola bustina anch'essa di plastica sigillata. Come potete vedere dalle foto, un ulteriore plauso alla Lumicon và fatto, perche questo è l'unico filtro che mi è capitato di vedere, che nella parte posteriore della confezione riporta i singoli valori di banda passante, misurata singolarmente filtro per filtro.
Ma veniamo a noi...causa mal tempo, ho potuto testare il filtro solo su pochi oggetti, sufficenti però a darmi una prima impressione positiva.
E' il turno della solita m42. Puntata con il solo telescopio, dava già una bella impressione grazie ad un buon seeing, montando il filtro uhc-s però la visione migliorava, ben visibile anche m43...ma questo lo si sapeva già.
La sorpresa è stata la visione di m42 con il filtro Lumicon OIII, che non mi aspettavo cosi ricca di dettagli; su m42 infatti oltre ad aumentare appunto i dettagli, la nebulosa sembra più staccata dal fondo cielo ora molto più scuro ma non solo, con mio grande stupore risultano visibili le "ali" della nebulosa ben distinte e definite, che personalmente non avevo mai avuto modo di osservare.
Unico neo in questa prova è che m43 scompare definitivamente.
Altro test è stato eseguito su m78, nebulosa a riflessione, al fine di ottenere un parere su un oggetto piccolo ed evanescente.
Oggetto appunto visibile al telescopio solo in visione distolta, visione che migliora con il filtro uhc-s, rendendo visibile la nebulosa, che scompare del tutto invece con l'uso del filtro Lumicon OIII.
Il terzo ed ultimo test della serata è stato eseguito su un oggetto che avevo in programma di osservare per interesse personale, si tratta della Eskimo nebula, una nebulosa planetaria che mi ha dato del filo da torcere in quanto a prima vista usando un oculare a bassi ingrandimeti si presenta come una stella, difficile per questo identificarla. Qui è venuto in mio soccorso il filtro OIII, utilizzando quest'ultimo infatti, molte stelle deboli sono scomparse, mentre la nebulosa che era già inquadrata (anche se non la distinguevo) risaltava subito all'occhio, avendo attorno a se un alone azzurrino
che mi ha fatto subito capire di aver centrato il bersaglio. In questo caso il filtro uhc-s non è servito allo scopo, facendomi capire meglio nella pratica il perche l'OIII sia più indicato per le nebulose planetarie.
Come conclusione posso dire che sono pienamente soddisfatto del nuovo acquisto, anche se lo uso con un 150/750 che non è il massimo, mi ha dato soddisfazione, rivelando dettagli che prima non avevo mai visto, o come avete potuto leggere, aiutandomi ad identificare oggetti che altrimenti avrei osservato a fatica.

Filtro Baader UHC-S

sabato 20 dicembre 2008





Eccomi qui oggi, dopo varie prove, per tentare di scrivere una recensione soddisfacente del filtro Baader in questione. Ho aspettato un pò prima di decidermi a scrivere un post, perche non avevo avuto modo di provarlo su un gran numero di oggetti deep e quindi non potevo fornire un feedback adeguato, ma ad oggi, dopo averlo usato su vari soggetti posso dire di esserne pienamente soddisfatto.
Partiamo però dall'inizio; appena aperto l'involucro di plastica ed esaminato un pò il filtro, la prima impressione che ho avuto è stata di affidabilità e ottima fattura. Anche accostandolo all'occhio e guardando verso le luci di casa, si possono infatti apprezzarne le qualità. Un difetto che magari potrebbe dar fastidio a chi il filtro lo usa non avvitato sull'oculare, ma posizionato tra la lente e l'occhio, è che se avete alle vostre spalle una forte fonte di luce, la superfice del filtro diventa simile ad uno specchio...ma in un luogo d'osservazione questa è una condizione difficile da trovare, quindi...Passiamo ora al test vero e proprio sul campo. La prima sessione osservativa dopo aver ricevuto il filtro è stata dedicata, come prevedibile, a M42, la grande nebulosa di Orione. Senza il filtro, in un oculare a grande campo, la nebulosa era ben visibile con un colorito che a me è sembrato verde ( alcuni dicono che sia in realtà grigio, ma a me sembra verde e basta! ) come al solito, si notava agevolmente anche M43. Con il filtro inserito invece, il fondo cielo era molto, ma molto più scuro, mentre la nebulosa era visibile in maniera più estesa ed anche M43 si notava bene, il tutto nettamente staccato dal color nero pece del cielo fornito dal Baader UHC-S ( che come vedete dal grafico in alto, è abbastanza generoso ).
Il secondo test è stato effettuato sempre quella sera, su M1 e M78, rispettivamente nel Toro e Orione. Entrambi i soggetti erano difficili da vedere senza filtro, e passavano quasi inosservati, se non si faceva attenzione, mentre guardando con il filtro, erano entrambi chiaramente visibili e contrastati da un cielo nero, che assomigliava a quello visibile in montagna ( anche se purtroppo era solo un illusione ). Il terzo test è stato condotto oggi, su M57, la nebulosa ad anello e su M31 in Andromeda. La prima, sfuggente senza filtro, era naturalmente visibile con il Baader UHC-S, anche ad alti ingrandimenti, anche se più si va avanti con questi, più l'immagine perde di luminosità, sopratutto con il filtro; l'osservazione del secondo soggetto invece, la galassia di Andromeda, non ha subito migliorie
( ma neanche deterioramenti ), escludendo lo scurirsi del fondo cielo, con l'UHC-S, come era prevedibile.
In conclusione, credo che sia un ottimo filtro, e se il vostro interesse è per il deep sky, dovete assolutamente averlo nella vostra valigetta. L'immagine che ne risulta come potete notare dai test è ottima, potete scorgere dettagli altrimenti nascosti, e a volte vedere bene qualcosa che senza filtro dovete guardare in visione distolta. Unico neo è la scarsa perdita di luminosità, grazie alla quale è controindicato salire molto con gli ingrandimenti, ma i miracoli in questo mondo non esistono....

Oculare TS wide angle 20mm 70°

venerdì 5 dicembre 2008



Quest'oggi, scrivo per recensire il mio nuovo oculare, come da titolo:

TS Wide-Angle da 20mm e 70° di campo apparente.

Su questo oculare c'è poco da dire, secondo il mio parere seplicemente ottimo, sopratutto se in relazione al suo prezzo irrisorio. I 70° di campo sono molto comodi, il doppio perseo ad esempio era completamente visibile nell'oculare, tant'è che data la comodità e la buona fattura di quest'ultimo, ho evitato di usare altri oculari di focale maggiore per l'osservazione.

Stessa cosa per M42 che pur essendo ( con filtro Baader uhc-s ) molto estesa, era completamente centrata nel campo visivo dell'oculare.
La differenza con un semplice oculare da 52° di campo apparente è tanta e si vede, infatti a parità di ingrandimenti, la visione in un oculare a grande campo risulta nettamente migliore! ( Nell'immagine sotto potete confrontare la differenza tra due oculari, con campo visuale differente ).



Mettendo da parte l'ampiezza del campo visivo per ora, parliamo della qualità ottica dell'oculare TS; risulta corretto praticamente fino al 90% del campo, e l'immagine che ne risulta è nitida e ben contrastata. Confrontata con l'immagine risultante dal mio oculare Celestron 25mm, la visione risulta più chiara, ma con più contrasto ed è in generale migliore. C'è da dire inoltre che si notano somiglianze tra questo oculare, e altri identici ma più costosi di marche conosciute. In definitiva, se volete un oculare con una buona ottica e un campo apparente ottimo, ad un prezzo irrisorio per un oculare, non esitate e compratelo, non ve ne pentirete!

Oculare Zoom TS 7-21

giovedì 27 novembre 2008



Non sono certo un esperto di recensioni, ma provo comunque a scrivere almeno una prima impressione su questo oculare zoom Telescope-Service che ho da poco ricevuto! Non viene venduto in una scatola, ma in un cilindro, con il tappo svitabile; la prima cosa che ho notato dopo averlo scartato è stata la "pesantezza" e la "robustezza" dell'oculare, che ho poi provato quasi subito, anche se il tempo non permetteva test seri! Appena inserito nel focheggiatore del mio Celestron ho provato a mettere a fuoco un cartello stradale, i movimenti dello zoom risultano fluidi ed è di facile regolazione.
Alla focale massima utilizzabile con lo zoom TS, l'immagine risulta buona, contrastata e nitida, alla pari del plossl Celestron in mio possesso.
Una cosa strana che ho potuto notare è che al contrario degli altri oculari in mio possesso, se avvicino troppo l'occhio alla lente (quasi appiccicato, come è mia abitudine fare durante l'osservazione) si notano ombreggiature superficiali, che scompaiono se osservo tenendo l'occhio a poca distanza (la visione in questo caso non viene minimamente preguidicata, quindi non lo considero un problema). L'immagine risultante in ogni caso non presenta variazioni evidenti ai bordi (almeno in questo primo test). Diminuendo la focale dello zoom e quindi aumentando gli ingrandimenti invece, l'immagine perde di luminosità, non molto evidente fino a 12/10mm. L'unica nota negativa è il campo di vista molto risicato, anche rispetto ad un 25mm plossl 52°. L'ultima buona nota da fare sull'oculare TS, è che risulta quasi parafocale, i movimenti da fare con il focheggiatore infatti sono molto lievi. In definitiva un buon oculare, otticamente più che dignitoso, comodo nell'uso ma con un campo visuale ristretto...tenendo però in considerazione il prezzo, credo ci si possa accontentare :D


Barlow Meade Telextender serie 5000

lunedì 10 novembre 2008




Eccomi qui anche oggi, per presentarvi la mia nuova Barlow:
Meade Ultra Telextender serie 5000 2x
che mi è arrivata proprio stamattina!! Ho acquistato questo modello perche leggendo le recensioni o più in generale quello che si dice in giro, mi
sembrava un ottimo modello, giudicate voi stessi:

"I nuovissimi TeleXtenders della Serie 5000 sono considerati i migliori tra i moltiplicatori di focale attualmente presenti sul mercato. Grazie alla costruzione a 4 elementi, essi hanno un campo visuale piano e garantiscono la massima risoluzione su tutto il campo visuale sia al centro che ai lati. Le loro prestazioni superano addirittura quelle della lenti di Barlow apocromatiche 2x. Il trattamento multistrato delle lenti le rende prive di qualsiasi aberrazione cromatica. Sono ideali per i refrattori con lunghezze focali brevi e p
er l'osservazione dei dettagli planetari.

- Campo visuale piatto
- Ottiche Premium Lavorate e trattate individualmente consentono la massima trasmissione di luce e una grande risoluzione e maggior contrasto
- I lati delle lenti e le parti in metallo sono annerite per massimizzare il contrasto
- Nonostante la moltiplicazione dell'ingrandimento riescono a mante
nere un eccellente rilievo oculare anche se usate con oculari con lunghezze focali maggiori."

L'impressione appena aperta la scatola (ben fatta anche questa), è stata di "solidità" e buona costruzione, infatti la barlow almeno al tatto si presenta massiccia e ben costruita, me la aspettavo più piccola, invece sono rimasto sorpreso appunto dalla sua "stazza". Ora aspetto solo un buon tempo per andare a provarla direttamente sul campo, dopodichè aggiornerò l'articolo con le impressioni ottiche della barlow!
AGGIORNAMENTO:
Stasera ho effettuato il test sul campo della barlow Meade, ( purtroppo causa luna troppo alta sull'orizzonte e presenza di nuvole il test è stato breve ) e devo dire che ne sono rimasto pienamente soddisfatto! Di fatto già con un oculare da 25mm di focale la differenza di ingrandimento è evidente rispetto all'osservazione senza barlow; passato ad un oculare da 10mm di focale la sorpresa è stata maggiore, ho notato infatti che anche se l'immagine era notevolmente ingrandita ( ho potuto osservare facilmente persino quelle piccole "montagne" al centro dei crateri,cosa che sognavo soltanto senza l'utilizzo della barlow ) rispetto all'osservazione senza barlow, la qualità non è assolutamente cambiata! Il contrasto è nitido, e l'immagine non presenta aberrazioni di nessun tipo, anche quando ho usato l'oculare da 9mm di focale, arrivando quindi a ben 222x ( il mio telescopio è un 114 di apertura... ) in una serata con un seeing appunto non ottimale...A voi i giudizi!